mauro rea artista
patafisico anche

Massimo Consorti - Voglia di malinconia


Bile Nera - tecnica mista su tela
( La malinconia - UT S.Benedetto del Tronto)





 
Conturbanti e allo stesso tempo affascinanti, le siloutte che si stagliano in rilievo sul fondo indefinito 
delle poli - cromie di Mauro Rea. Ci giriamo intorno per vedere se dall'altra parte spunta un viso o,                                    almeno, un sorriso.In mancanza di un riscontro allora voliamo dove ci pare, convinti che da qualche                                  parte attereremo, e forse saranno proprio le rive del Guaporè.
Chissà per quale astrusa riflessione ci ritroviamo a fronteggiare la "saudade", che non è la nostalgia 
né la malinconia ma le ricomprende tutte, permeando l'una delle altre fino a quel mix straordinario                                       che Vinicius sublima con accordi magici e parole vellutate.
 
In Mauro Rea, e nella sua "Bile nera", abbiamo sentito il trasporto del segno, proposto il tratto al concetto, 
anteposto l'idea all'elaborazione.
Ne è venuto fuori un ragionamento legato all'età, al vento che tira via la polvere dai ricordi, alla nostalgia 
che si fa malinconia nel ripensare ad un passato in cui quelle forme erano vive e fiere e altere nella loro 
strabordante, setata giovinezza: si chiama "saudade" e viene da lontano.
 
Allora ci siamo seduti sulla panchina del parco e abbiamo socchiuso gli occhi nella speranza di una visione.
Le siloutte ci venivano incontro mentre stavamo cercando inutilmente di trapassarle come fossero aria o 
solo il bagliore di un sogno.
La surrealtà era a portata di mano, mentre affioravano immagini che nulla avevano a che fare con il contesto 
perchè, alla fine, erano solo un pretesto per altre immagini, proprio come la nostalgia lo è della malinconia.
Mauro Rea vola alto convinto che la mano segua i desideri del cuore e della mente e il risultato non possa 
che essere quello dell'ebbrezza da rarefazione.
 
La "malinconia" di Rea è rarefatta come l'aria ad alta quota, quella che stordisce un pò, provoca disorientamento, 
spinge alla sosta e inebetisce.
Gli stessi effetti che da l'amore quando è vivo ma anche quando finisce, con l'aria che diventa irrespirabile 
e la tristezza si fa lama pronta a squarciare il cuore.
Ma è solo un momento perchè vince il concetto.
 
E allora può anche accadere che la malinconia si manifesti attraverso due siloutte che prendono forma umana,
e che il loro andare si trasformi nei passi indecisi di tutti quelli che barcollano non trovando appigli su cui
aggrappare la sottile, irrefrenabile, folle voglia di Malinconia.
 
Massimo Consorti
per Mauro Rea "La Malinconia" - UT
 
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